Di Zeta
In ogni etichetta c’è un mondo da scoprire
Questo è il motto della Di Zeta. E ne sono così convinti che lo scrivono anche sulle vetrofanie delle auto aziendali e in calce alle loro mail.
Ma andiamo con ordine. La Di Zeta nasce nel 1990 dall’evoluzione dell’impresa fondata dal nonno degli attuali titolari, Federica e Nicola Boscaini. All’inizio si chiamava Tipografia La Ducale, poi Eurografica e infine divenne Eurotac, dal rumore che fanno le etichette quando vengono pulite dalla macchina: TAC! L’azienda eseguiva le tradizionali stampe in foglio, in una piccola bottega nel centro storico di Parma, poi sono passati alla più attuale stampa di etichette autoadesive in bobina. Nonostante questa ultima modernizzazione del lavoro abbia forse tolto un po’ di poesia, i titolari e in particolare Federica, si ricordano perfettamente dell’odore di inchiostro che saturava l’aria, quando da bambini andavano in tipografia con il nonno. O di quando, in tempi più recenti, Nicola accompagnava il nonno alla Morris, a ritirare gli ordini per le etichette dei profumi e anche i fogli d’ordine erano profumati, segno che il mondo delle fragranze permeava tutti gli ambienti, gli uffici e tutto quello che contenevano. Conservano con particolare affetto il ricordo della preziosa vetrinetta che, a casa dei nonni, conteneva le miniature dei profumi (ora oggetti rari per collezionisti appassionati) per i quali avevano stampato le etichette. I bambini non potevano toccare, ma solo guardare!
Per arrivare ai giorni nostri, Federica ci racconta che: “verso la fine degli anni 80 mio nonno voleva chiudere la tipografia perché sembrava che i suoi figli non volessero proseguire. Poi la mia mamma ci ha ripensato e ha ripreso l’attività nel 1990. Ha però preferito modernizzare il lavoro e ha deciso di abbandonare la stampa in foglio, mantenendo soltanto la stampa in bobina. Da lì nasce Di Zeta: sono le iniziali del nome Daniela Zatti. La cosa che mi piace di più è la passione che ci anima e il fatto che continuo a pensare che questo sia un lavoro molto bello e stimolante. Il mondo del profumo è sicuramente affascinante, però non è l’unico settore per noi. Facciamo anche etichette per l’enologia, un settore che fa parte delle nostre radici e delle nostre tradizioni. Fare una bella etichetta significa vestire un prodotto, che deve essere accattivante per chi lo compra. Questo mi fa sentire molto coinvolta. Quando vado al supermercato, guardo sempre se ci sono le mie etichette e guardo anche quelle degli altri. Le etichette fanno parte della mia vita.”
Sempre Federica ci racconta come si svolge l’attività della Di Zeta: “Le aziende a volte ci mandano dall’ufficio marketing dei file pronti con le immagini già elaborate, che però devono essere ulteriormente sviluppati insieme al cliente. Sì, perché un file è una cosa piatta e luminosa, ma poi si deve scegliere una carta o un certo materiale su cui stampare, oppure una determinata tipologia di stampa per dare l’effetto desiderato. Si discute e si decide insieme al cliente come realizzare l’etichetta. A volte invece, alcune piccole cantine si appoggiano completamente a noi e così li aiutiamo a realizzare un’etichetta adatta, semplice, ma carina, anche se non siamo dei grafici di mestiere. Sulla nostra auto aziendale e sulle mail scriviamo “in ogni etichetta c’è un mondo da scoprire”. Visto che l’etichetta è un po’ il vestito del prodotto, noi pensiamo che il mondo da scoprire sia il mondo della stampa, legato alle nostre tradizioni familiari, insieme a quello del nostro cliente. È così: nelle nostre etichette ci sono tante storie da raccontare.” Ed ecco spiegato il significato del motto in apertura.
Intervista di Renata Gorreri rilasciata da Federica Boscaini
Di Zeta Srl
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